Cronaca di un'apertura in piena estate
Prometto sempre a me stesso (ma anche e soprattutto al mio staff) che nei mesi estivi ci limiteremo alle sole emergenze e a seguire le vendite.
Con aria convincente dico che è impensabile in piena stagione prendere altri impegni: tutto va rimandato all'autunno.
Poi però ti arriva una telefonata: una nuova struttura, una nuova sfida e magari proprietari simpatici e coinvolgenti.
Siamo seri: non si può pensare di lavorare ad una startup di un magnifico resort di Trulli in versione luxury a fine giugno!
La verità è che non me la sento di dire no.
Quando si apre una nuova struttura ci sono temi ricorrenti da affrontare: l'ansia dei proprietari stremati dagli ultimi operai che proprio non ne vogliono sapere di lasciare la struttura, la paura del nuovo personale di non essere all'altezza, mille particolari da definire e curare ed anche, non per ultima, l'ansia del consulente (io in questo caso) che si prende la responsabilità del buon esito dell'operazione.
Quale sarà il feedback dei primi clienti? Riusciremo a vendere nonostante la stagione sia ormai inoltrata? E allora via a studiare la booking window del luogo per vedere se ce la facciamo ancora a far entrare prenotazioni, attenzione ai competitors più forti, buttiamo giù lo standard della prima colazione....insomma diamo un'anima a questo posto e rendiamolo unico!
E poi bisogna mettere on line il web, formare lo staff del front office ad usare in nuovo PMS, controllare che il POS funzioni, curare le comunicazioni con gli ospiti, allacciare le OTA al software, mettere in campo le strategie di vendita, trovare i fornitori.... continuo?
Dopo un mese di tribolazione, partiamo per la struttura. Dormiremo lì per testare il tutto e, a pochissimi giorni dall'apertura completeremo (si fa per dire) il nostro lavoro.
All'arrivo l'impatto è scoraggiante: ancora molte cose da montare, camere non pronte, decine di operai che si aggirano sporcando quanto appena pulito dallo staff dell'Housekeeping. Una luce non funziona, uno scarico perde, non sono arrivati i teli piscina, la lavanderia non ha ancora consegnato e non possiamo ancora fare le foto che mancano.
Reazione classica: non ce la facciamo ad aprire. Il problema è che ora abbiamo le prenotazioni in arrivo e dobbiamo farcela per forza.
E allora non si guardano gli orari e i 40 gradi che ci complicano una situazione già proprio non facile: il primo giorno passa con centinaia di cose da fare e altrettante che vengono in mente. Alti, bassi, il telefono che squilla e il tuo nome che viene pronunciato centinaia di volte da decine di persone diverse. Un tuffo in piscina per riprendersi un po' e trovare l'energia di arrivare a sera, dove stanco ed affamato riesci ad esorcizzare un pò di tensione.
All'alba del secondo giorno, con decine di operai a completare le ultime cose provi a terminare la formazione, assaggi i prodotti dei fornitori e pensi a come colpire i tuoi primi ospiti.
Certo, la marmellata biologica, il latte fresco, il succo 100%, l'allestimento, la linea cortesia in tema....credetemi, davvero 1000 cose.
Poi arriva il momento di tornare a casa e dopo le ultime infinite raccomandazioni te ne vai con un nodo in gola: ho dimenticato qualcosa? Ce la faranno? Sarei dovuto rimanere?
Qualche giorno ed arriva finalmente il primo selfie con gli ospiti n. 1 ......e ti commuovi. Quasi come se fosse una tua creatura.
C'è un pezzettino di te in quella struttura e la prima recensione di rende orgoglioso e ti rasserena: sai che ora ci sono tutti i presupposti affinché quella struttura voli sulla strada del successo.
Corri....e non fermarti mai!
“
LuisaAntonelli
25-08-2017 alle 12:54:00
Annalisa
26-08-2017 alle 06:33:00
francesco
04-09-2017 alle 09:34:00
M&V
26-08-2017 alle 11:58:00
francesco
04-09-2017 alle 09:34:00
Maria
03-09-2017 alle 08:51:00
francesco
04-09-2017 alle 09:44:00