Quando c'è la passione

Sembra un luogo comune ma nel nostro lavoro senza passione difficilmente si ottengono risultati apprezzabili.

Lo spunto è, come al solito, un viaggio di lavoro da un amico/cliente; Il luogo è una saletta “improvvisata” per la prima colazione.

Il termine improvvisato non restituisce un buon feeling soprattutto se si parla di accoglienza.

Ed invece, anche una soluzione improvvisata può stupire favorevolmente i nostri ospiti: non c’è bisogno di metrature importanti né tantomeno di prelibatezze esotiche. L’unico ingrediente necessario è la passione.

A volte mi convinco che alcuni colleghi albergatori soffrano di una sorta  di disturbo bipolare: mentre a casa loro amano vivere comodamente, con tutti i comforts e nella maniacale pulizia, nelle rispettive strutture gli standard sono diametralmente  opposti.

Quando ci sono problemi nelle camere adoro andarci con il proprietario o direttore e fare loro la fatidica domanda: “i tuoi occhi vedono quello che vedono i miei?”.

Quasi per incanto, durante queste sessioni, la proprietà scopre che quella camera ha una coperta macchiata o un copriwater ridotto male. Altre volte, passeggiando insieme al buffet della prima colazione, prende finalmente coscienza del terribile allestimento che il personale è solito fare.

Si, già so che noi abbiamo tanto da fare, che ci sono le emergenze, che il budget è quello che è….

Siamo seri: questo è il nostro lavoro. E la foto che ho messo in evidenza dimostra come con mezzi limitati e molta passione sia possibile stupire il nostro ospite al risveglio.

Perché i cornetti non sono buttati a casaccio nel piatto? Perchè tutti i prodotti sono sistemati con una logica ed una gradevolezza estetica?

Semplicemente perchè il mio amico/cliente nel suo lavoro, oltre all’esperienza che si acquisisce, ci mette la passione.

Bravo G.!

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